GUIDA TURISTICA ALGHERO
La ‘catalana’ Alghero nacque per volere della potente famiglia genovese dei Doria. Questi alla metà del duecento si innestarono nelle dinamiche dinastiche del Giudicato di Torres prendendone il controllo. Ma gli stravolgimenti nel bacino del Mediterraneo si rimisero in moto per volere di Papa Bonifacio XVIII che diede mandato al Regno d’Aragona d’impadronirsi della Sardegna. La Repubblica di Genova alleata con il Giudicato D’Arborea (ultimo rimasto autonomo) non riuscirono a resistere all’armata aragonese che nel 1353 vinse la battaglia di Porto Conte. La città di Alghero si ribellò al dominatore straniero e solo un anno dopo Pietro di IV di Aragona occupò nuovamente la città deportando i liguri e ripopolandola con coloni aragonesi incentivati dalla Corona.
Nel corso del Quattrocento catalani ed ebrei contribuiscono a dar vivacità all’economia cittadina. Alguer è una città regia controllata da ufficiali alle dipendenze del Re. La Barcelloneta è pertanto svincolata dall’oppresione del sistema feudale che ammorba tutta la Sardegna.
Alghero fioresce per tutto il Cinquecento a seguito di privilegi mercantili e fiscali che connotano l' importanza che la Corona volle attribuirle. La città era infatti la ‘guardia armata’ di tutto il Nord Sardegna. Ulteriore rilevanza venne data con la costruzione della Cattedrale di Santa Maria che innalza al rango di Diocesi Alghero. Per tutto il Seicento la città deve invece affrontare un declino determinato dalla globalizzazione. La scoperta delle americhe determinò una progressiva perdita d'importanza del mediterraneo occidentale. Gli sforzi della Corona si concentrarono su questo nuovo mercato. Una grande pestilenza colpì la città a metà del secolo e ne dimezzò la popolazione. L’Ordine dei Gesuiti dette nuovo impulso allo sviluppo culturale della città allorquando venne costruito il Collegio vicino alla Chiesa di San Michele.
Tra il Settecento e l’Ottocento a seguito delle dinamiche di spartizione internazionale, la Sardegna entra nell’orbita austriaca per poi venir ceduta alla Casa Savoia. La città viene lentamente smilitarizzata e così l’urbanizzazione supera le mura comportando un aumento demografico.
Durante il ventennio fascista vengono compiute vaste opere di bonifica nella zona della Nurra sancita anche dalla fondazione di Fertilia. La Prima e la Seconda Guerra mondiale lasciano sul territorio profondi segni dovuti alle fortificazioni e soprattutto ai bombardamenti degli Alleati che nel 1943 distrussero alcune parti del centro storico.
Il rilancio di Alghero e la sua nuova attitudine turistica inizia nel corso degli Anni ’80 quando sempre più persone vengono per ammirare le uniche risorse ambientali (Capo Caccia, Porto Conte, Grotte di Nettuno e Spiagge limitrofe) e dell’inestimabile patrimonio storico-archeologico (Nuraghe Palmavera, Necropoli di Anghelu Ruju e le stesse mura medievali).